Ufficio Caritas: crisi umanitaria Ucraina
La situazione emergenziale generata dalla guerra in Ucraina è in continua evoluzione; il flusso, nonostante le lunghe file ai confini con la Polonia e la Romania, è abbastanza contenuto e il popolo ucraino cerca di non allontanarsi troppo dalla propria Patria in quanto è estremamente forte in loro il legame con la propria Terra. Grossi flussi sono stati registrati all’interno della Nazione dove, soprattutto donne, bambini e anziani provano a spostarsi verso le Città non coinvolte nel conflitto.
Il sistema di “Accoglienza Diffusa” ha generato, per la prima volta in Italia, una solidarietà che ha costretto le Istituzioni a un ambiamento radicale rispetto al modello tradizionale di accoglienza:
infatti dei circa 112.000 ucraini arrivati in Italia, a quanto risulta, solo 10.000 sono ospitati nelle strutture di accoglienza governative gestite dalle Prefetture (CAS) o dagli enti locali (SAI), i rimanenti sono ospitati da famiglie. Questo ha fatto sì che molte strutture preparate per l’accoglienza sono attualmente ancora vuote. Nella nostra diocesi, i due “Focal Point Emergenza Ucraina”, hanno registrato attualmente 440 profughi, gran parte di loro ospitati da famiglie, alcuni in affitto.
Bisogna però considerare anche il rovescio della medaglia. La proliferazione di questo genere di accoglienza rischia di creare meccanismi paralleli e forti diseguaglianze tra persone già vulnerabili; chi vuole speculare su questa tragedia umanitaria è già all’opera con contratti di affitto da capogiro, per altro non registrati.
In accordo con Caritas italiana, e con il Vescovo, la Caritas della Diocesi di Sessa Aurunca ha deciso di intraprendere un nuovo percorso, quello di portare nelle strutture diocesane e parrocchiali messe a disposizione, il numero massimo di profughi, già presenti in Diocesi, che versa in condizioni svantaggiate; saranno valutate le situazioni di criticità e di fragilità: portatori di handicap, donne incinte, malati e famiglie che pagano affitti usuranti. Queste famiglie saranno ospitate nelle strutture messe a disposizione dalla Diocesi e saranno seguiti con maggiore accuratezza.
Non vogliamo che nel nostro Paese le persone in fuga dalla guerra trovino una realtà ancora più drammatica; desideriamo che i profughi presenti possano trascorrere il tempo necessario nella nostra Terra nella dignità di fratelli. Saranno, allo scopo, diffuse tutte le notizie utili attraverso il sito della Diocesi e quello, mirato, della Caritas, per dare conto di ogni sviluppo e sulle prossime azioni da intraprendere.
Sessa Aurunca 31 maggio 2022
Visto
Il direttore Caritas diocesana
Don Osvaldo Morelli
Il Vescovo diocesano
† Orazio Francesco Piazza
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